Passati quegli anni di spontanea connessione con il tutto, la mia vita
prese una piega diversa: ma quei segni riaffioravano spessissimo, come
scarabocchi. Come linee buttate sui fogli in quegli attimi di concentrazione rilassata che sono il segreto stesso dello stato di
perfetta connessione con il flusso dell’Anima.
Poi un periodo buio, gli anni dell’adolescenza tormentata, l’incontro con
una via del cuore che, senza rinnegare la mente, mi ha permesso di aprirmi al superamento di limiti che nemmeno pensavo potessero
esistere: l’ipnosi regressiva.
E mentre si dispiegava un sentiero che ancora oggi è la via maestra del
mio insegnamento e della mia vita, ecco che le Rune sono riaffiorate
con tutta la loro potenza e i due sentieri - quello dell’ipnosi e quello
della pratica sciamanica collegata agli antichi riti del Nord Europa - sono
divenuti un unico sentiero.
Ritrovare la pace, trasformare ogni evento in un puro atto di creazione,
entrare con la potenza del fulmine e accogliere il mistero alchemico
della trasformazione nel ventre buio e silenzioso di Madre Terra, sono
tutti aspetti che la pratica runica mi ha insegnato.
Lo ha fatto attraverso un
linguaggio mitico, poetico, fatto di canzoni antichissime, di luoghi
dell’Anima, di racconti avvincenti e “spaventosi” , di esperienze fisiche
ed emozionali intense, di riti ancestrali mai cancellati nemmeno dalla peggiore delle umane follie.
Le Rune sono un sapere che apre infinite vie: lungi dal definirmi
un maestro di rune, ho però acquisito con il tempo e soprattutto con la
pratica, una mia “medicina”, una mia forma di conoscenza che mi
riconnette con il Tutto, che mi permette di danzare con gli elementi e di rendermi parte di essi per trasformare la mia vita, le mie ombre, le mie paure e i miei stessi limiti in un immenso volo verso la realizzazione più pura dei miei desideri.