L’utilizzo del corpo come canale energetico appartiene, di per sé, a tutte le culture di tipo sciamanico.

Quasi tutte le tradizioni hanno utilizzato particolari posizioni del corpo fisico per canalizzare ampliare ed espandere il capo energetico umano.

La più conosciuta di queste discipline è certamente lo Yoga di tradizione orientale, ma anche nell’ambito europeo abbiamo testimonianze di azioni fisiche legate in particolari sequenze che hanno il preciso scopo di canalizzare, attivare e rafforzare il campo energetico individuale.


L’utilizzo delle posture collegate agli antichi glifi runici, giunge a noi attraverso studi relativamente recenti, basati, però, su evidenti tracce pre-esistenti.

Lo Stadhagaldr oggi viene comunemente denominato Yoga runico e dobbiamo la sua forma integrale, basata su tutti i 24 glifi runici dell’ Elder Futhark, al runologo Edred Thorsson.

Ma è giusto ricordare che dobbiamo molto, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti mistici ed energetici di questa particolare tipologia di attività fisica, agli studi compiuti durante il il periodo nazionalsocialista strettamente collegati agli ambienti esoterici da cui si è poi sviluppato il nazismo.

Superato il periodo più buio della storia europea contemporanea, le conoscenze arcaiche riportare in auge anche dal lavoro di Guido Von List (le 18 Rune Armaniche), unite alla consapevolezza dell’intera tradizione runica, giungono fino a noi in una pratica energetica di estrema forza, che attualizza il potere più arcano delle Rune.

In questo modello, colui che utilizza le posizioni runiche si rende canale per ricevere e trasmettere i modelli di energia presenti nell’universo.

Questi modelli energetici sono le forze creatrici dell’Universo stesso, ed utilizzandole coscientemente si diventa elementi attivi all’evoluzione e alla strutturazione del Cosmo stesso.

Le Rune sono le CHIAVI PER LA RICEZIONE, L’ASSORBIMENTO E LA PROIEZIONE DI QUESTE FORZE UNIVERSALI, e il primo effetto che si manifesta è sulla trasformazione del campo energetico con una conseguente "guarigione" sul piano fisico.

Dobbiamo tenere conto del fatto che ogni Runa agisce in una particolare area, ed a livello fisico è collegata ad organi ed apparati specifici.

Eseguendo correttamente le posture runiche entriamo in risonanza con organi e zone specifiche del corpo.

Attraverso la pratica dello Yoga Runico andiamo ad agire direttamente sul corpo energetico e sul corpo fisico, organo per organo, permettendo all’energia di tornare a fluire rimuovendo blocchi, ristagni, resistenze e attivando il potere di auto-guarigione del corpo stesso.

Attraverso l’uso della Stadha (posizione) diveniamo “antenna” per la ricezione delle energie universali, e nello stesso tempo emanazione delle stesse.


Trasformando le nostre energie, trasformiamo ciò che ci sta intorno.

La pratica dello Yoga Runico, come quella delle atre tradizioni yogiche, unisce corpo, mente e intenzione in un processo di integrale trasformazione che ha come primo impatto un miglioramento delle condizioni fisiche, dell’elasticità e della forza del corpo che si evidenzia fin da subito in una maggiore padronanza del proprio stato mentale ed emotivo.

Anche la sola pratica fisica delle Stadha offre benefici intensi e durevoli.

A questo poi, in un’ottica di maggiore approfondimento, si possono aggiungere elementi vibrazionali, sonori e ambientali che ampliano il campo d’azione delle sequenze runiche, che possono venire utilizzare con scopi e finalità ben precisi.

Come in tutte le pratiche, il primo passo da fare, è quello di iniziare dalla base.

Programma del videocorso

  • 1

    Antico Yoga Runico

    • Introduzione

    • Le posture energetiche